Home Forum Circolazione stradale Circolazione in Italia di veicolo immatricolato all’estero

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  • #825
    armando
    Partecipante

    Buongiorno,
    vorrei sottoporvi il seguente quesito.

    Una settimana fa, in occasione del weekend, mi sono recato in Svizzera per far visita ad un caro amico che lì risiede.

    Purtroppo, la domenica pomeriggio, nel momento in cui mi accingevo a far ritorno in Italia, la mia automobile non si accendeva più. Visto che non potevo ritardare il mio rientro in Italia per improrogabili impegni lavorativi del giorno seguente, il mio amico si offriva di prestarmi la sua automobile.

    Sennonché, dopo aver varcato il confine ed essere quasi giunto presso la mia abitazione a Milano, venivo fermato dai Carabinieri che mi contestavano la violazione dell’art. 93, comma 1-bis, del Codice della Strada, ai sensi del quale è vietato, per chi risiede in Italia, circolare con un veicolo immatricolato all’estero.

    I Carabinieri provvedevano, quindi, al ritiro della carta di circolazione, ordinavano l’immediata cessazione della circolazione del veicolo ed il suo trasporto e deposito in luogo non soggetto a pubblico passaggio.

    Mi veniva, altresì, erogata una sanzione amministrativa pecuniaria; non avendo, tuttavia, con me disponibilità di denaro sufficiente per poter far fronte all’immediato pagamento della sanzione, veniva, altresì, applicato il fermo del veicolo fino al pagamento della medesima sanzione.

    Al momento, quindi, l’automobile del mio amico si trova presso il box privato della mia abitazione ed è sottoposta sia a sequestro che fermo amministrativo e la carta di circolazione è stata ritirata.

    Ciò posto, chiedo ora un Vostro parere legale al fine di poter risolvere la gravosa questione in cui sono incorso e poter restituire, nel più breve tempo possibile, l’automobile al mio amico svizzero.

    #827
    Avv. Andrea Pogliani
    Amministratore del forum

    Buongiorno,

    a seguito delle modifiche al Codice della Strada introdotte, a decorrere dal 4.12.2018, dal D.L. 113/2018 convertito in L. 132/2018 (c.d. Decreto Sicurezza), sussiste, ai sensi dell’art. 93 del Codice della Strada, un generale divieto di circolare con un veicolo immatricolato all’estero nei confronti di chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre 60 giorni. Tale soggetto, per circolare in Italia, ha quindi l’obbligo di immatricolare il suo mezzo in Italia.

    Con riferimento al Suo caso – ove il veicolo non è di sua proprietà- considerato che l’automobile risulta, allo stato, sottoposta a fermo amministrativo, Le consigliamo di provvedere immediatamente al pagamento della sanzione amministrativa erogata e di inviare ai Carabinieri competenti la ricevuta dell’avvenuto pagamento.

    Con riferimento, invece, alla misura del sequestro amministrativo cui è stata, altresì, sottoposta l’automobile, Le rappresentiamo che è prevista una procedura per il rimpatrio in Svizzera del veicolo.

    In particolare, occorre richiedere presso i competenti Uffici della Motorizzazione, il rilascio di un foglio di via unitamente alla targa provvisoria per poter rimpatriare l’autovettura; contestualmente, dovranno essere da Lei consegnate le targhe originarie dell’automobile.

    Le segnaliamo, infine, che il rimpatrio in Svizzera dell’automobile –previo ottenimento del foglio di via e della targa provvisoria- dovrà avvenire entro il termine di 180 giorni dalla violazione poiché, in difetto, l’automobile verrà confiscata.

    Una volta eseguito il rimpatrio dell’automobile, verranno, infine, restituite le targhe originarie e la carta di circolazione.

    #1220
    Avv. Andrea Pogliani
    Amministratore del forum

    Successivamente alla nostra risposta, rileviamo che la legge 238/21 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2019-2020” ha introdotto alcune modifiche al Codice della Strada, con decorrenza 1.02.2022. In particolare, risulta ora modificata la normativa concernente la circolazione in Italia di veicoli immatricolati all’estero, stante la parziale abrogazione dell’art. 93 del Codice della Strada e l’introduzione del nuovo art. 93 bis del Codice della Strada che contiene previsioni più specifiche in relazione ai veicoli “immatricolati in uno Stato estero e condotti da residenti in Italia”.

    La nuova norma prevede, in particolare, che gli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi immatricolati in uno Stato estero che risultino di proprietà di persone che abbiano acquisito la residenza anagrafica in Italia possano circolare sul territorio nazionale, a condizione però che -entro tre mesi dall’acquisizione della residenza- vengano immatricolati in Italia in base alle vigenti disposizioni del codice della strada. Dunque, nei primi tre mesi dall’acquisizione della residenza in Italia del proprietario, la circolazione del veicolo può continuare con le targhe e i documenti di circolazione stranieri; decorsi i tre mesi, il veicolo deve essere immatricolato in Italia.

    Il comma 2 dell’art. 93 bis prevede, poi, che a bordo degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei rimorchi immatricolati in uno Stato estero, condotti sul territorio nazionale da soggetto avente residenza anagrafica in Italia che però non è l’intestatario del mezzo, deve essere custodito un documento, sottoscritto con data certa dall’intestatario, dal quale risultino il titolo e la durata della disponibilità del veicolo.

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